BLACK BUTLER DI YANA TOBOSO
“Non è sbagliato. Hai combattuto per proteggere ciò che credevi giusto. Non basta? Dopotutto la giustizia è un insieme di principi creati da coloro che hanno fra le mani la forza e il potere. Perderai tutto se non terrai il passo. Esistono solo due tipi di persone in questo mondo: coloro che rubano e coloro che vengono derubati. Io oggi…ho soltanto rubato il vostro futuro. Questo è tutto.”
“Se abbandonassi il mio odio, sarebbe come se non fossi esistito da quel giorno in poi! Quello non sono io! Io non lo abbandonerò, io non lo abbandonerò! Non abbandonerò quest’odio!”
“Anche se otterrò una totale vendetta non li riporterà in vita e non li farò di certo felici… ma non ho continuato l’attività dei Phantomhive per i miei antenati… ma per me stesso… per far provare lo stesso dolore e umiliazione a chi ha tradito e infangato il nome della mia famiglia.”
Pensavate di essere persone rancorose?
Beh, mi sa che non avete mai letto né visto Black Butler, perché siate certi che Ciel Phantomhive lo è molto di più. Pur avendo solo tredici anni è già un concentrato di odio: dopo aver visto il suo mondo prendere fuoco, venir rapito e quasi sacrificato al demone Sebastian, scende a patti con lui, pur di poter ottenere la vendetta tanto bramata, usando la sua anima come pagamento.
Di giorno è il direttore dell’azienda familiare di giocattoli e dolciumi, ma di notte fa l’esecutore per conto della regina Vittoria.
Devo dire che questi manga mi hanno preso moltissimo: ne ho acquistati una ventina tutti insieme.
Ogni arco narrativo è differente, accomunato solo dalle rivelazioni e dai ricordi di Ciel che si intrecciano con strane morti e sparizioni.
Ciel è un personaggio grigio, senza alcuna morale o inibizione. Già soltanto lui è fantastico, ma anche tutti i personaggi che lo circondano, molto più ironici e solari, danno un giusto equilibrio.
Il bello di Black Butler è che nessun personaggio è sprecato.
- Erica
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