LA BALLATA DI JORDAN E LUCIE DI CHRISTOPHE LEON


“Con lei, ho imparato che la malattia è più mortale della morte stessa”

“Amare è aprirsi le vene del cuore! La mia voce riecheggia, incespica contro i muri, torna a schiaffeggiarmi. Amare è aprirsi le vene del cuore! Rimbalza, riflette. Scoppio a ridere. È meraviglioso. Non riesco più a fermarmi. Mi piego in due. Ho male ai fianchi. Amare è aprirsi le vene del cuore! Ho il singhiozzo. Mi cola il naso. Mi si bagnano gli occhi. Mi ronzano le orecchie.”

Questo libro parla della storia di Lucie e di Jordan, due ragazzi maltrattati dalla vita e in cerca di un po’ di felicità. Lucie ha dei genitori tremendi che litigano e scagliano la loro frustrazione contro di lei, facendola piangere e soffrire, mentre Jordan è affetto da handicap mentale e questo gli rende la vita molto più difficile oltre al fatto che ha perso la madre nella tragedia dell’11 settembre 2001. Un giorno Lucie, finisce casualmente volontaria in un programma scolastico di integrazione per studenti con handicap mentale dove conosce Jordan. Tra loro non scatta subito la scintilla, in particolare per la ragazza, ma con un po’ di tempo il loro legame diventa sempre più profondo e nasce qualcosa di speciale e di sincero. Lei vedrà in lui qualcosa che nessun altro dei suoi coetanei ha e cioè la gentilezza. 

Questa storia è diversa da tutte le altre, è dannatamente attuale perché racconta la vita di tutti i giorni, quella vita invisibile, quella che narra di un cosiddetto amore impossibile perché appunto è impensabile che una persona con handicap mentale stia con una “normale”.

Jordan non ha amici e fatica ad approcciarsi agli altri, ma davanti a Lucie, si accende e la corteggia con la sua “assurdità” che lei apprezza di più di un mazzo di rose.

Un amore unico e sincero, diverso da tutti gli altri, questo è quello che troverete se vorrete leggere il libro.

-Luca

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