RAGAZZI DELLA TEMPESTA DI ELLE COSIMANO
"Perché l'inevitabilità è intrinsecamente legata alle nostre scelte. E, nel momento in cui scegliamo, siamo noi le uniche persone al mondo a sapere che cosa c'è nel nostro cuore"
"Sono ovunque e da nessuna parte. Sono energia, eppure non ho potere, il mio corpo si muove all'indietro a velocità tale che non posso fermarmi. Le visioni della mia ultima esistenza sfarfallano e tornano buie, il movimento e la sua pura velocità mi cullano facendomi venire sonno. Sogni. Dev'essere un sogno."
"Che cosa vuoi? Gridò.
Era la prima volta che qualcuno mi faceva quella domanda. Mi prese così alla sprovvista che lo lasciai varcare la porta.
Perché fino a quel momento, una risposta non l'avevo avuta."
Ragazzi della tempesta è un romanzo lungo dove, però, le parole scorrono da sole, i capitoli avanzano senza rendersene conto. O almeno, questo è l'effetto che ha fatto a me. Trovato per puro caso, questo libro ha superato tutte le mie aspettative. In un certo senso parla del normale ciclo delle stagioni, ma qui, le stagioni sono ragazzi, ragazzi in bilico tra la vita e la morte che non hanno altra speranza che accettare “quella” proposta che viene loro offerta. In un ciclo continuo, sono costretti ad uccidere la stagione che li precede per poter iniziare la loro, e venire uccisi tutte le volte che questa finisce. A un certo punto però qualcosa si spezza e fra Jack e Fleur (un inverno e una primavera) scatta una scintilla, e forse non solo fra di loro. Da qui partono le avventure di quattro ragazzi, Jack, Fleur, Amber e Julio, ognuno una stagione diversa, avventure in cui scopriranno tutti i vari meccanismi che regolano le loro cosiddette vite e spiccherà la determinazione comune che hanno nel cambiare l'andamento delle cose.
-Sofy
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