L’ATTRAVERSASPECCHI: GLI SCOMPARSI DI CHIARDILUNA DI CHRISTELLE DABOS

  


La lettera. Cechov aveva ricevuto la sua stessa lettera. Ed era scomparso.


In equilibrio precario per il vento che le gonfiava il vestito raggiunse Thorn con la sensazione di camminare su un maremoto di pietra che divideva in due l’universo.


La voce di Thorn gli proveniva dell’anima, simile a un ringhio animale. Non aveva mosso un dito, ma Ofelia, malgrado il caos dentro di lei, percepì l’elettricità statica di cui si era improvvisamente caricato.


Il secondo capitolo delle avventure dei nostri protagonisti, Ofelia e Thorn.

Anche questo ha un titolo all’apparenza insensato, come del resto il titolo stesso della saga, ma, man mano che si va avanti nella lettura, diventa tutto più chiaro. Si aggiungono altri pezzi al puzzle, fino a vederne il quadro generale nel quarto e ultimo libro. (Anche se la nostra Erica dice che secondo lei non dovrebbe finire qui…).

C’è un mistero da risolvere, pieno di intrighi e scoperte.

Un palazzo, dinamico, in continua evoluzione. Una famiglia che fabbrica illusioni. Un tempo discrepante.

L’impatto emotivo non è da meno neanche in questo secondo romanzo.

Quando poi Thorn… no, scusate, ora vado a piangere in un angolino. TwT


-Sofy

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