MURATA VIVA DI LEILA


Accanto a me c'è mio padre. Non è bigotto, non è fanatico, non è cattivo. È un uomo rispettabile e rispettato. Mi picchia se non obbedisco ai suoi ordini, mi ha addestrata all'obbedienza e alla sottomissione. Mi ha riempita di pugni per obbligarmi a sposare l'uomo che sale sugli scalini davanti a me.

La tradizione è l’impossibilità. Non sono mai stata capace di infrangere quella legge non scritta.

 Avevo tentato il suicidio perchè si erano impossessati della mia vita, ma nemmeno questo era servito a modificarli. Secondo loro, ero io a non essere normale.

Papà, ti amo, ma non amo questo sconosciuto. Papà, se mi chiedi di sposarlo, la mia risposta è no!


L’autrice e protagonista, Leila, ha scritto questo libro per informare le persone della terribile vita che alcune donne islamiche sono costrette a vivere. Racconta di un padre violento, di un marito che è stato imposto, di schiaffi e pugni ricevuti, della sua fuga, del suo malessere, e dell’unica ragione che l’ha fatta continuare a combattere per i suoi diritti: suo figlio Ryad. 

Per lui ha scelto di rimanere viva, ha deciso di non morire e di sfidare le convenzioni sociali che soffocano la libertà e di provare ad amare di nuovo chi le ha dato quella vita, papà che sembra un mostro e mamma che piange e si preoccupa per lei.

Se Leila non fosse stata femmina, avrebbe lottato lo stesso per i diritti delle donne o sarebbe stato diverso?

-Desilanana


Commenti

  1. Questo libro affronta una problematica davvero importante: il ruolo della donna nel mondo islamico (o almeno di una parte di quel mondo). È importante leggerlo, anche per meditare sul ruolo femminile nel nostro mondo 😉

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  2. Il libro scorre molto veloce ma gli aspetti che vengono narrati fanno riflettere sulla condizione della donna musulmana molto ma molto distante da quella che potremmo immaginare con una mente occidentale.

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  3. Il libro scorre molto veloce ma gli aspetti che vengono narrati fanno riflettere sulla condizione della donna musulmana molto ma molto distante da quella che potremmo immaginare con una mente occidentale.

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